“Il progetto, ideato e organizzato da Ring 14 ha visto la sua prima edizione nel 2009 ed è proseguito fino al 2012.
I fratelli delle persone con disabilità sono coloro a cui si presta meno attenzione, i meno citati dalla letteratura e i meno considerati nell’ambito degli interventi. Infatti, quando si parla di “famiglia”, s’intendono per lo più i genitori, e le attività si concentrano su di essi.
I fratelli di persone con disabilità complesse, ai quali ci rivolgiamo con questa iniziativa, condividono alcune difficoltà:
• sono spesso ai margini delle attenzioni dei genitori e di tutto il contesto familiare, concentrato sui bisogni dei fratelli disabili;
• sono, al contrario, al centro delle aspettative dei genitori, che spesso investono tantissimo su di loro, evidenziando di fatto la difficoltà di leggere i loro reali bisogni e desideri
• fanno fatica ad esprimere emozioni e bisogni, sia nell’ambito del contesto familiare, sia nel gruppo dei pari, che difficilmente possono condividere/comprendere il loro grado di responsabilità
Nondimeno i fratelli delle persone con handicap sono coloro che verosimilmente, in un tempo futuro, dovranno prendersi cura, più degli altri, dei propri fratelli svantaggiati, un evento che, connotato appunto come “futuro”, non sempre viene elaborato con sufficiente chiarezza. 
Il progetto si è rivolto a ragazzi e ragazze preadolescenti, che hanno un fratello o una sorella con gravi disabilità.
 L’intervento ha raggiunto l’obiettivo di facilitare l’espressione dei disagi dei fratelli sani e aiutarli ad elaborare vissuti, paure e possibilità future, nonché di avviare uno scambio costruttivo con i pari che hanno gli stessi vissuti e con cui condividono la medesima realtà.”